Le azioni sono un po’ il simbolo dell’investimento speculativo. Ancora oggi, quando si pensa a questa tipologia di investimento, il pensiero va alle azioni. Insomma, quello azionario è il mercato per antonomasia.
Questo ruolo, ovviamente, è pienamente meritato. Ancora oggi, nonostante l’ascesa del Forex, il trading azionario è una fonte di profitto irrinunciabile. Le occasioni di guadagno sono numerosissime, per chi le sa sfruttare. Peccato che sia molto meno semplice di quanto si pensi. Prima ancora di impegnarsi nella compravendita di azioni, o nel trading con prodotti derivanti, è necessario acquisire una visione di insieme.
L’altra conditio sine qua non è l’adozione di strumenti affidabili, che possano disegnare un ambiente di trading potenzialmente redditizio. Per esempio, quelli dati da un buon broker. Un broker che offra una vasta gamma di azioni e imponga condizioni economiche convenienti. Un broker come Key To Markets.
Se vuoi fare trading con le azioni (e non solo), KeyToMarkets può contribuire al tuo successo. E’ uno dei pochi broker che coniuga ampiezza dell’offerta, bassi costi e assistenza efficiente.
I vantaggi del trading azionario
Perché il mercato azionario è così apprezzato e frequentato? La risposta sta in alcune sue caratteristiche peculiari, le quali pongono le basi per un trading veramente profittevole.
Volatilità estrema
Se si escludono le criptovalute (che rappresentano quasi un mondo a parte), quello azionario è il mercato più volatile in assoluto. Anzi, questo particolare tratto fa parte stabilmente dell’immaginario collettivo relativo al mondo della borsa. E’ uno dei rari casi in cui immaginario collettivo e realtà, sapere profano e specialistico vanno di pari passo. Le azioni sono realmente volatili, e lo sono per una miriade di fattori, non ultima l’enorme interdipendenza rispetto a tutti i settori dell’economia e della finanza, e il numero elevatissimo di investitori.
La volatilità, ovviamente, è la dinamica attraverso cui gli investitori esperti riescono ad acquisire guadagni ingenti in pochissimo tempo. Tuttavia, come facilmente intuibile, è anche un’arma a doppio taglio. Si può guadagnare tantissimo e si può perdere altrettanto. Chi sa gestire la volatilità (missioni difficile ma niente affatto impossibile) non può che trarre soddisfazioni al mercato azionario.
Grande varietà di titoli
Un’altra caratteristica peculiare consiste nell’estrema eterogeneità del mercato azionario. Molto banalmente, rappresenta tutti i settori, siano essi produttivi o finanziari. Questa varietà è uno strumento importantissimo in ottica diversificazione, a tal punto che un trader abbastanza esperto potrebbe limitarsi al solo azionario e comunque godere di un grado di diversificazione sufficiente a proteggerlo dai rischi di mercato.
Certo, questa eterogeneità può produrre del disorientamento. E’ sufficiente però rimboccarsi le maniche, studiare e intraprendere un percorso personalizzato sulla base delle proprie esigenze per trasformare questa eterogeneità in una risorsa.
Doppia possibilità di profitto
Questa è una particolarità “quasi” esclusiva del mercato azionario. Se eterogeneità e volatilità sono elementi che, certo in varia misura, si trovano anche negli altri mercati, la questione della “doppia possibilità di profitto” appartiene, eccetto rarissime eccezioni, solo al mercato azionario. Il riferimento, ovviamente, è ai dividendi.
Chi investe in azioni, specie se rinuncia ai prodotti derivati, può guadagnare in due modi diversi. In primis, può trarre profitto dai classici meccanismi della compravendita, principalmente comprando basso e vendendo alto. Tuttavia, può anche usufruire dei dividendi, se tiene le azioni per un tempo sufficiente.
Ottima leggibilità
Le azioni, per quanto soggetti a oscillazioni di prezzo profondissime, sono molto leggibili. Anche questo è un unicum. Il mercato azionario, infatti, coniuga alta volatilità con una leggibilità accessibile. Il motivo è semplice: le informazioni e gli elementi per un’analisi approfondita abbondano. Il trader ha a disposizione la classica analisi tecnica, l’analisi fondamentale (quindi di contesto).
Allo stesso momento, però, ha a disposizione anche le informazioni che le stesse aziende emittenti sono tenute, praticamente per legge, a dare. Il riferimento è al conto economico, allo stato patrimoniale etc.
Senza contare la presenza di paper che indagano regolarmente proprio sull’azionario. I paper, in particolare, contribuiscono a dare una visione di insieme e, spesso, uno sguardo di medio lungo periodo, specie sui titoli azionari più importanti.
Le varie tipologie di azioni
Se vuoi fare trading nell’azionario, devi conoscere i principali attori del mercato e, in particolare, le varie tipologie di azioni che vengono quotidianamente scambiate. Di seguito proponiamo una distinzione realizzata non in base alla capitalizzazione, bensì al settore di riferimento. Tale differenziazione, infatti, dà vita a dinamica diverse, soprattutto per ciò che concerne i fattori che muovono i prezzi.
I bancari
Ovviamente, sono le azioni a più alto indice di capitalizzazione. Sono spesso al centro dell’interesse non solo degli investitori ma anche degli analisti, dei policy maker e degli economisti. Infatti, influenzano e si fanno influenza dall’economia reale e finanziaria. Proprio questa è la chiave per comprendere i meccanismi che muovono il loro prezzo.
Per esempio, se le finanze pubbliche entrano in difficoltà, i bancari subiscono sempre dei profondi ribassi. Il motivo è semplice: molte banche hanno “in pancia” i titoli di Stato, che sono un po’ il termometro della solidità istituzionale-finanziaria di un paese. I market mover principali delle azioni bancarie, quindi, sono le notizie che giungono dalla finanza pubblica.
Gli energetici
Questa tipologia di azione è emessa principalmente dalle grandi compagnie petrolifere e del gas. In genere sono apprezzate per la generosità con cui rilasciano dividendi.
I prezzi, in questo caso, sono suscettibili di tutti quegli eventi, notizie, decisioni e provvedimenti che modificano l’assetto energetico. Dunque, dipendono molto dalle politiche nazionali, specie se le economie sono eterodirette, e soprattutto dalle vicende geopolitiche.
Queste, infatti, sono in grado di modificare pesantemente il prezzo dei beni energetici. In linea di massima, maggiore è il prezzo degli energetici, migliori sono le performance delle azioni afferenti a questa tipologia.
Gli industriali
Queste azioni sono emesse dalle grandi aziende impegnate nel manifatturiero e nell’industria. Le loro quotazioni dipendono principalmente dal prezzo dell’energia, secondo dinamiche opposte a quelle delle azioni “energetiche”, e dall’economia reale.
Un aumento del prezzo del petrolio e del gas, causa spesso una discesa delle quotazioni delle azioni “industriali”. Accade lo stesso quando l’economia reale si rivela meno solida del previsto, quando i consumi si contraggono, quando l’inflazione presenta pesanti distorsioni.
Tecnologici e farmaceutici
Queste due tipologie, pur afferendo a settori molto diversi, possono essere prese in esame assieme. Il motivo è semplice: presentano dinamiche simili. Infatti, tendono alla crescita, per quanto a volte moderata. I tecnologici perché l’evoluzione – appunto tecnologica – è inserita in un percorso di diffusione apparentemente inarrestabile, eppure ancora in uno stadio iniziale. I farmaceutici perché sono collegati alla soddisfazione di un bisogno primario e irrinunciabile.
Da segnalare, qui, è più che altro la dinamica psicologica. Gli investitori sono così abituati alla crescita delle quotazioni, che qualsiasi dato “non completamente positivo” può scatenare reazioni significative. E’ il caso di alcuni colossi della New Economy, che pur registrando ottimi trimestrali, sono messi alla berlina a causa di eventi o dinamiche che, in altri settori, verrebbero considerati dettagli.
Consigli per investire in azioni
Per quanto profittevole, investire in azioni non è semplice. Lo è un po’ di più, però, se si seguono determinati accorgimenti.
Scegli attentamente il broker
Il trader è chiamato a impegnarsi nella scelta del broker a prescindere dal mercato in cui intende operare. Dunque, anche (e soprattutto) se opera nell’azionario. Occhio, in particolare, all’offerta di azioni e alle condizioni economiche. Un broker che offre condizioni economiche più che accessibili e un’ampia scelta di titoli azionari (e non solo) è KeyToMarkets. Cliccate qui per iscriverti.
Diversifica sempre
Il mercato azionario offre l’opportunità di diversificare, dunque perché rinunciarci? Sfruttate a pieno l’eterogeneità del mercato azionario, scegliendo con cura azioni e settore, in una prospettiva di controllo del rischio e massimizzazione del profitto. Propedeutico a questo approccio è ovviamente lo studio, che deve essere preso seriamente e coinvolgere un lasso di tempo più o meno lungo.
Specializzati in determinati settori
Se la diversificazione è un atto consigliatissimo, anzi necessario, lo è anche la specializzazione. Il mercato azionario è così vasto, il fattore eterogeneità così preponderante, che il trader non può permettersi di tentare approcci “onnicomprensivi”. Il rischio è di non riuscire a entrare in profondità, e dunque calcare con inefficacia tutti i settori.
Dunque, pur in una prospettiva di diversificazione, specializzatevi su alcuni specifici settori. Anzi, se potete, su un range limitato di azioni. Queste però devono essere scelte con cura, al fine di realizzare un’attività di trading sufficientemente sicura e allo stesso tempo potenzialmente profittevole.
Considera i due ordini di fattori principali
Infine, prendete in considerazione la vera chiave di lettura del mercato azionario. Ovvero, la necessità di analizzare ciascuna azione dai due punti di vista principali: le performance di settore e le performance dell’azienda emittente.
Infatti, le quotazioni di ciascun titolo azionario sono influenzate, in misura pressoché identica, sia da quello che accade al di fuori, ovvero dal comportamento del settore di appartenenza, sia da come si comporta l’azienda nell’economia reale. Da qui la necessità di studiare sia l’azienda in sé, sia le dinamiche degli scambi.